Una delle realtà più affascinanti e oggetto di ambizione, dal punto di vista lavorativo, in Italia è sicuramente quella delle forze armate. Si tratta di diverse realtà militari che operano al servizio della Repubblica italiana e che sono suddivise, a loro volta, attraverso organizzazioni interne e strutture gerarchiche, che regolano il loro funzionamento. Fino al 2000, le forze armate erano sei, comprendendo anche l’Arma dei carabinieri ma, dall’inizio del XXI secolo in poi, quest’ultima è diventata realtà autonoma, con la successiva sospensione della leva militare in Italia che c’è stata a partire dal 2004. Di seguito, tutto ciò che c’è da sapere a proposito di quali e quante sono le forze armate in Italia, dell’organizzazione e di come entrare a far parte delle forze armate.
Quali e quante sono le forze armate in Italia
Con la trasformazione dell’arma dei carabinieri in forza autonoma nel 2000, il numero totale di forze armate all’interno del nostro paese è diminuito. Attualmente, in Italia sono presenti tre forze armate, un’arma con rango di forza armata, un corpo con ordinamento militare e diversi corpi ausiliari. Le tre forze armate principali presenti in Italia sono l’esercito italiano, la marina militare e l’aeronautica militare, rispettivamente impegnate per servizi di difesa terrestre, navale e aerea. Come detto precedentemente, l’arma dei carabinieri presenta una componente armata, per rango, ma è una forza autonoma con elementi di difesa e controllo terrestri e funzioni speciali che possono essere applicate nel campo della gendarmeria, per quanto riguarda la polizia militare integrata al territorio nazionale, specie nei momenti di emergenza territoriale.
Il corpo con ordinamento militare è, invece, la guardia di finanza, che può applicare le sue attività sia in campo terrestre che navale, con specifici elementi di natura economica e finanziaria ma con la possibile sicurezza applicata anche in campo militare, oltre che per la difesa del territorio italiano. Tra i corpi ausiliari, invece, si evidenziano i volontari della Croce Rossa italiana, le infermiere volontarie della Croce Rossa italiana, gli ausiliari volontari dell’esercito italiano e dell’associazione dei cavalieri italiani del sovrano ordine militare di Malta, le infermiere volontarie del sovrano militare ordine di Malta e l’ordine reato militare per l’Italia.
L’organizzazione delle forze armate
Da un punto di vista prettamente organizzativo, le forze armate sono strutturate attraverso diversi ruoli, che dovranno essere conosciuti se si vuole entrare a far parte di queste ultime, per le diverse domande di concorso da effettuare. Gerarchicamente parlando, le forze armate sono suddivise in: comandante in capo, ricoperto dal presidente della Repubblica; consiglio supremo di difesa; ministro della difesa, capo di stato maggiore della difesa; segretario generale della difesa e direttore generale degli armamenti. In base alla specifica organizzazione è possibile nominare le figure professionali che agiscono nell’ambito delle forze armate, con una gerarchizzazione interna che deriva dal corpo in questione.
Come entrare nelle forze armate
Detto questo, l’ultimo interrogativo da considerare riguarda come può avvenire l’ingresso nelle forze armate. Per riuscire ad entrare nelle forze armate bisogna, innanzitutto, possedere i requisiti specifici determinati dal pieno riconoscimento dei diritti civili, dalla cittadinanza italiana e dall’età, che varia a seconda del corpo in cui si vuole entrare. Naturalmente, non bisogna possedere la fedina penale sporca. Successivamente, bisognerà superare le prove di selezione attraverso il cosiddetto concorso forze armate e i successivi livelli di idoneità, che sono ottenuti sulla base di prove fisiche, psicologiche, scritte, orali e concorsuali. Dopo aver superato tutta la fase di selezione, inizierà il vero e proprio addestramento militare che permetterà di ottenere la formazione sia dal punto di vista teorico che pratico, con il servizio attivo che avverrà nell’ultima fase.
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