Quando si parla di Milano, la mente della maggior parte degli italiani pensa alla città “capitale economica” del nostro paese, centro nevralgico del PIL nazionale, dov’è presente la Borsa Italiana. Milano, la laboriosa Milano, dove si pensa a lavorare, produrre. Capitale finanziaria italiana e mondiale nel settore della moda, capace di calamitare l’attenzione di tutto il mondo nelle settimane del “fashion week”.
Simbolo dell’efficienza, Milano non è solo quanto fin qui descritto. D’altro canto, da almeno quarant’anni a questa parte rappresenta un polo attrattivo del divertimento notturno nazionale, capace di calamitare avventori da ogni angolo del Nord Italia per vivere serate di autentico relax e divertimento.
Dalla “Milano da bere” degli anni ‘80 a quella attuale, la città meneghina mostra il lato più conviviale e trasgressivo proprio al calar della sera, quando migliaia di persone decidono di allentare i propri freni inibitori e di vivere una notte magica in uno dei tanti luoghi incantevoli che offre la “Milano by night”, in grado di proporre una pluralità di opzioni per lo svago serale come nessun’altra città della nostra splendida nazione.
Da Brera a Garibaldi passando per Corso Sempione: le differenti opzioni per vivere la movida milanese
Partiamo dal centro cittadino, leader incontrastato del divertimento notturno milanese nei ruggenti “anni ‘80”, ribattezzato, non casualmente, come il decennio della spensieratezza, dove l’Italia viveva un‘illusoria sensazione di benessere andando oltre le proprie reali possibilità, pagate poi a caro prezzo nel primo quinquennio del decennio successivo, con la disgregazione della “Prima Repubblica” ed un paese sull’orlo del fallimento, messo nel mirino della grande speculazione finanziaria.
Il centro storico, pur non essendo “egemone” come nel summenzionato decennio, resta un punto di riferimento della movida milanese, con alcune zone di grande richiamo come Brera e Corso Sempione: la prima, nota anche per la presenza dell’accademia, è un luogo particolarmente effervescente anche dal punto di vista culturale, ricco di locali molto particolari e caratteristici; il secondo, invece, è un luogo frequentato da quelli che, un tempo, venivano definiti “yuppies”, amato dai giovani rampanti milanesi.
La zona “glamour” per definizione, però, è un’altra: zona Garibaldi. In questa parte della città, arricchita dalla presenza di alcuni nuovi grattacieli di grande appeal e fascino (ad esempio, il Bosco Verticale), si concentrano le discoteche più trendy, frequentate anche da svariati personaggi del mondo delle spettacolo e dello sport: se volete vivere una serata raffinata arricchendola con un selfie ad un personaggio “vip”, fate un salto dopo mezzanotte in questa zona decisamente patinata dalla movida milanese.
Porta Romana, per chi ama rivivere i trasgressivi e ruggenti anni della “Milano da bere”
Per chi ama, invece, trascorrere una serata all’insegna della musica alternativa, o perlomeno lontana dagli attuali canoni, vi consigliamo un salto nella zona di Porta Romana, dove non mancano i locali dove poter ascoltare musica dal vivo di generi come Rock, Ambient e degli anni ‘80.
Inoltre, eredità della già decantata “Milano da bere” di oltre tre decenni fa, questa parte della città è ricca di ristoranti molto amati dai cittadini milanesi, dove si possono degustare squisite pietanze in un contesto estremamente gradevole e amichevole, che può esser reso ancor più stuzzicante se accompagnati da una presenza femminile di altissimo profilo culturale ed estremamente gradevole dal punto di vista estetico: le migliori escort milano si trovano su questo sito e sono in grado di rendere decisamente più piacevole il divertimento notturno all’ombra della Madunina.
Gli under 25, invece, volgono spesso il loro sguardo ad un’altra zona della città: le Colonne di San Lorenzo. Luogo, un tempo, frequentato dai giovani militanti di sinistra, questa parte della città è diventata amata in modo trasversale dai ragazzi milanesi indipendentemente dalla propria fede politica, ricco di locali dove poter trascorrere una serata spensierata e ricaricare le pile al termine di una giornata trascorsa in ateneo o nei banchi di scuola.
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